Il Servizio SIAL ha attivato un'infrastruttura per la fruizione di un Cloud di tipo IaaS (Infrastructure as a Service) a servizio degli Enti Locali della Regione Autonoma Friuli–Venezia Giulia.
I servizi che saranno messi a disposizione dall'infrastruttura sono elencati di seguito:
Server in forma di Virtual Machine;
Spazio Disco;
Connettività di Accesso;
Controllo Remoto;
Servizio di Backup;
Infrastruttura e Servizio di Disater Recovery.
I servizi di Spazio Disco, Connettività di accesso, Controllo Remoto, Servizio di Backup e Disaster Recovery non possono essere attivati se non viene richiesto anche il servizio di Server/Virtual Machine. La descrizione dettagliata dei servizi e delle relative modalità di erogazione è riportata nel documento allegato "Descrizione tecnica del servizio di Cloud per gli EELL".
Scopo di tale infrastruttura, che sarà attivata presso il Data Center regionale di Via S. Francesco 43 a Trieste, è quello di consentire la migrazione delle infrastrutture informatiche oggi attive presso gli Enti del territorio, per i soggetti che aderiranno al progetto.
Gli obiettivi che il Servizio SIAL si è prefisso sono i seguenti:
Razionalizzare l’utilizzo delle infrastrutture ICT del territorio regionale, al fine di ottimizzarne la spesa, secondo quanto richiesto dall’Agenzia per l’Italia Digitale con il Piano Nazionale Triennale per il Consolidamento delle Infrastrutture ICT (piano nel cui ambito è prevista la realizzazione di un Data Center di riferimento nazionale al quale afferiranno pochi e selezionati Data Center che ogni Regione dovrà organizzare come sintesi delle necessità informatiche del territorio di competenza).
Garantire, anche ad enti con limitata capacità di spesa, l’utilizzo di tecnologie che rappresentano lo stato dell’arte in termini di infrastruttura, connettività, elaborazione, protezione e conservazione dei dati, il tutto nel rispetto delle leggi e delle norme vigenti che regolano gli aspetti inerenti la sicurezza e la privacy.
Offrire la possibilità di fruire del servizio di Disaster Recovery, ulteriore elemento di criticità per enti con limitata capacità di spesa (l'infrastruttura che Insiel renderà disponibile fungerà da elemento fondamentale del “Piano di Disaster Recovery” che ogni Ente ha l’obbligo di sviluppare a garanzia dei servizi erogati).
Va evidenziato che l’erogazione di servizi Cloud agli EELL non ha il mero fine di fornire server virtualizzati agli enti, alla stessa stregua di un qualsiasi operatore commerciale, ma è parte di un processo complessivo che ha lo scopo di creare una base di conoscenza dei servizi erogati dagli enti e portare ad una loro razionalizzazione. Per questo motivo l'attivazione dei servizi (descritta nel riquadro inferiore) e la loro successiva erogazione non avverrà in maniera “automatica” come nel caso di un qualsiasi fornitore di servizi in Cloud ma avverrà secondo una specifica istruttoria che vedrà il SIAL proporsi come struttura di supporto agli enti nella definizione ed erogazione dei servizi a loro necessari.
L'attivazione dei servizi e la loro successiva erogazione avviene attraverso una specifica istruttoria, che ha lo scopo di consentire al Servizio SIAL di analizzare il complesso delle infrastrutture ICT dell'ente richiedente (connettività, hardware, software e servizi) in modo da poter rispondere in modo ottimale alle richieste. Al termine dell'istruttoria il SIAL formulerà una proposta tecnica alla quale l'ente potrà dare seguito mediante la richiesta di attivazione di una o più macchine virtuali oppure mediante l'attivazione di uno o più servizi a repertorio SIAL oppure ancora mediante la definizione di un progetto congiunto (nei casi più complessi).
La prima azione che ogni ente aderente al SIAL dovrà intraprendere sarà la richiesta di attivare il servizio Cloud mediante il portale CrmSIAL (il prodotto da selezionare è "Adesione ai Servizi Cloud"), allegando alla domanda una descrizione del proprio sistema informativo e dei servizi che intende installare nel Cloud degli enti locali, compilando adeguatamente il modello allegato in calce (in formato OpenOffice oppure in formato Excel). Si ricorda che per inoltrare dei documenti tramite CrmSIAL è necessario prima inserire la richiesta a sistema e poi allegare i documenti accedendo alla funzione "Archivio richieste" (schermata 1, schermata 2). L’attività di descrizione del sistema informativo sarà coadiuvata, se necessario, da RAFVG/Insiel tramite intervista o incontro presso gli enti.
La Regione con il supporto di Insiel procederà ad un’analisi del sistema informativo dell’ente e delle richieste di implementazione sul Cloud, predisponendo su una base dati regionale l’immagine della situazione del richiedente. L’archivio così costituito rappresenterà un disegno dello stato di fatto utile a conoscere l’esistente e a valutare quali azioni intraprendere in futuro in ambito regionale in una logica di razionalizzazione generale. Ad esempio se risulterà che per la polizia locale la maggioranza dei comuni si è dotata di un applicativo di gestione, ora non compreso nel repertorio SIAL, e che il servizio corrispondente costituisce una necessità di informatizzazione per gli Enti, sarà cura della Regione provvedere a valutare la possibilità di acquisire la soluzione in maniera centralizzata e gestirne l’erogazione in ambito SIAL.
Alla luce dei dati forniti dall’ente e quindi dell’analisi del sistema informativo ottenuto, la Regione provvederà a proporre, all’interno di un documento specifico, due tipologie di migrazione dei servizi dell’ente: una migrazione software nel caso in cui la tipologia del prodotto sia incluso nel repertorio regionale, una migrazione hardware su macchine virtuali in server farm nel caso in cui la tipologia del prodotto software non sia inclusa nel repertorio.
L’ente, ricevuta la proposta della Regione, potrà inoltrare le proprie istanze di migrazioni hardware e software come singole richieste sul portale CrmSial, indicando i vari i servizi che intende portare sul Cloud regionale oppure i servizi a repertorio SIAL da attivare. Nel caso specifico della migrazione hardware il prodotto da indicare in CrmSIAL è “Richiesta attivazione sistema virtuale in infrastruttura Cloud”; alla richiesta va poi allegata la scheda descrittiva delle modalità specifiche di erogazione del servizio che si intende attivare (in formato OpenOffice oppure in formato Excel) e che sono illustrate nella Descrizione tecnica del servizio di Cloud per gli EELL.
La Regione rivaluterà le singole istanze alla luce dei risultati dell’analisi del sistema informativo e delle proposte da essa stessa formulate e le approverà se le riterrà congrue. Una volta approvate le richieste Insiel provvederà all'erogazione del servizio.