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Fusione dei comuni

La fusione fra due o più comuni contigui, prevista dall’articolo 133 della Costituzione e dall’articolo 7 dello Statuto di autonomia della Regione Friuli Venezia Giulia, consiste in un processo di accorpamento e soppressione di più comuni preesistenti finalizzato ad istituire un nuovo Comune unico.

 

Nella Regione Friuli Venezia Giulia sono stati finora portati a termine cinque processi di fusione: dal 1 gennaio 2009 è nato il nuovo Comune Campolongo Tapogliano, che deriva dalla fusione dei Comuni preesistenti di Campolongo al Torre e Tapogliano, dal 1 gennaio 2014 è nato il nuovo Comune di Rivignano Teor, derivante dalla fusione dei Comuni di Rivignano e Teor, dal 1 gennaio 2015 è nato il nuovo Comune di Valvasone Arzene, costituito dalla fusione dei Comuni di Arzene e Valvasone.

Infine, dal 1° febbraio 2018 sono nati il Comune di Fiumicello Villa Vicentina, derivante dalla fusione dei Comuni di Fiumicello e Villa Vicentina e il nuovo Comune di Treppo Ligosullo, che costituisce la fusione dei Comuni di Ligosullo e di Treppo Carnico.


L'iniziativa per la fusione dei comuni può essere esercitata:

- dai consigli comunali dei comuni interessati;

- dal 15% degli elettori dei comuni interessati;

- dai titolari dell'iniziativa legislativa (Giunta regionale; ciascun Consigliere regionale; 15.000 elettori).

 

La legge regionale 26/2014 prevede che a partire dal 2015 e con cadenza annuale la Giunta regionale approva il Programma annuale delle fusioni, attraverso il quale si intende intridurre un impulso sovracomunale ai processi aggregativi.