spese del procedimento elettorale

Nel concetto di “spese” per l’organizzazione tecnica e l’attuazione delle elezioni comunali si annoverano gli onorari da corrispondere ai componenti degli uffici di sezione, le spese per il lavoro straordinario del personale assegnato agli uffici elettorali, i costi delle schede di votazione, dei manifesti e degli altri stampati, e ogni altra spesa necessaria per garantire lo svolgimento delle consultazioni.

 

Fatta eccezione per le spese concernenti la stampa delle schede di votazione e degli altri stampati, cui provvede direttamente l’Amministrazione regionale, tutte le altre spese sono a carico dei comuni. I manifesti recanti i nomi dei candidati e dei candidati ammessi al ballottaggio sono stampati a cura dei Comuni e l’Amministrazione regionale rimborsa agli stessi le relative spese.

 
A richiesta dei comuni rientranti negli ambiti di tutela dello sloveno, tedesco e friulano, i manifesti elettorali possono essere predisposti anche nella versione in lingua minoritaria. Le relative spese fanno carico all’Amministrazione regionale.
 
La legge regionale 5 dicembre 2013, n. 19, rispetto al precedente regime, non comprende più tra le spese a carico dell’Amministrazione regionale le spese postali relative alla spedizione dei plichi elettorali e delle cartoline-avviso; conseguentemente, anche tali spese rimangono a carico delle Amministrazioni comunali interessate al rinnovo.
 
In caso di contemporaneità di elezioni comunali e nazionali o comunali e regionali è previsto il riparto delle spese tra gli Enti interessati, riparto disciplinato dalla normativa statale o regionale.
Le spese inerenti le elezioni dei consigli circoscrizionali sono a carico del Comune.


 
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